domenica 18 febbraio 2007

Protocollo di Kyoto e isole pedonali

In questi giorni si è parlato tanto di risparmio energetico e di iniziative di testimonianza da parte di molte amministrazioni locali.

Sarei curioso di sapere se la nostra amministrazione comunale ha intrapreso qualche iniziativa in tal senso.

E a tal proposito vorrei tornare su un tema che mi sta molto a cuore: l'isola pedonale invernale di via Trieste; i nostri giovani, presi da tutt'altre faccende, continuano a passeggiare in mezzo alle auto, incuranti dei fetidi e velenosi gas di scarico che respirano; molti di loro anzi, perpetuando un vecchio vezzo tutto pattese, contribuiscono ad innalzare immotivatamente l'inquinamento da gas di scarico e lo sperpero di benzina (leggasi anche riserve energetiche) con i loro caroselli automobilistici intorno a piazza Sciacca.

Complice l'amministrazione comunale, nella persona dell'assessore Gullo, che è anche un medico e che pertanto dovrebbe, a maggior ragione, essere sensibile al problema (che invece semplicemente ignora), che concede, come contentino, durante le festività natalizie una fila di vasi lungo la via Trieste, a delimitare una parte della strada, per rendere più agevole il transito pedonale limitato dall'angusto marciapiede; fila di vasi che sembrava dovesse rimanere ancora a lungo (è così costoso allargare il marciapiede ?) ma che è scomparsa in questi giorni.

Dall'altra, sempre durante le festività natalizie è comparsa per la prima volta l'isola pedonale di via XX Settembre (su richiesta dei commercianti) che ha dirottato il traffico sulla angusta via Verdi aumentandone il livello di inquinamento ed il transito già normalmente difficoltoso a causa dei comportamenti di automobilisti incivili che si fermano con l'auto in mezzo alla strada, incuranti di chi sopraggiunge dietro e non può passare, ora davanti al negozio di ferramenta, ora davanti al panificio, ora davanti al distributore automatico di sigarette, parcheggiano, in pieno divieto di sosta, su entrambi i lati all'incrocio con via Roma o sulle strisce pedonali all'incrocio con via XX Settembre sotto gli occhi indifferenti dei vigili urbani.

Insomma a Patti se sono i semplici cittadini che chiedono l'isola pedonale non ci sono orecchie che sentano, mentre bisogna dedurre che le orecchie sono ben aperte se la richiesta è avanzata dai commercianti.